Ti sento come un pensiero che si fa parola per rinascere silenzio e tornare a gonfiarsi, vela arresa al respiro dell’aria.
Ti leggo nelle vie da percorrere, perché in ciò che non è ancora compiuto tu sei profezia.
Ti penso fuori dal tempo.
Viaggio incompiuto.
Resurrezione di Cristo.
Idea che accarezza, ma furia che piega i tronchi.
Ti penso come un disegno a carbone.
Un numero che mi moltiplica sempre.