Mi cala la voce quando mi parli e il silenzio m’ intervalla i pensieri allentandoli mentre l’ombra discreta della tua costanza si fa presenza tanto da poterti abbracciare quando tutto perde i contorni e la verità dei profili diventa un morbido filo o una retta infinita che non garantisce la meta.
E ti canto a bocca chiusa come un mantra
un respiro che si fa musica, un pensiero che è già l’amante della mia pazzia e corre via sulle strade che cambio ad ogni uscita.
E tu paziente mi aspetti, profumo della tua pelle sulla mia, solstizio d’inverno
Dolcezza che scende dall’alto e purifica.
Monica Armillei