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Minimum Fax chiude.

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Negli  ambienti editoriali se ne parlava da tempo, ma ora se non ufficiale e’ ufficioso. minimum fax, la casa editrice più amata dagli italiani che amano la letteratura americana, chiude. O meglio: solo un miracolo potrà salvarla. E’ ufficiale, infatti, la separazione legale dei due editori Marco Cassini e Daniele Di Gennaro. Una coppia che negli ultimi vent’anni ha fatto la storia della letteratura con un vento di innovazione che non ha eguali: a partire dai titoli. La riscoperta di Raymond Carver ( unità alla genialità delle copertine e della grafica), il perseverare nella collana Miminum Classics che ha dato voce a molti scrittori dimenticati: da quel Richard Yates oggi diventato di culto con “Revolutionary Road” ( edito per la prima volta in Italia da Bompiani con il titolo ” I non conformisti”) alla riscoperta di Bernard Malamud, John Barh, Bathelme e tanti altri).
Un lavoro di squadra eccezionale che oggi, con tanta nostalgia e rabbia ( da lettore), ci troviamo a dover salutare. Marco Cassini emigra al progetto editoriale SUR, mentre Martina Testa, deus ex machina di Minimum Fax, lascerà presto Minimum Fax. Rimane Daniele Di Gennaro, un altro genio dell’editoria, innovatore, spregiudicato nobile dell’editoria ma che dubitiamo abbia le forze per spingere da solo Minimum fax. Si aspetta il colpo da maestro, di cui Di Gennaro, e’ capace, ma è un dato oggettivo che la casa editrice chiuda. Almeno simbolicamente. Peccato, per una delle più appassionanti avventure dell’editoria italiana. Marco Cassini e Daniele Di Gennaro iniziarono proprio con una rivista letteraria inviata via fax ( da qui il nome minimum fax): pionieri sin dall’inizio. Due indiscutibili geni che hanno dato esempio che l’unica marginalità dei piccoli editori e’ sentirsi marginali. Con i loro titoli e  la grafica innovativa per l’Italia sono state le loro armi vincenti risultato di una squadra vincente ma che oggi, purtroppo, si disgrega.
Gli auguri di Satisfiction vanno a tutti coloro che hanno dato, e speriamo continueranno a dare vita, a questa avventura, ma che di certo ha chiuso un’era. Quando fare gli editori era il sogno di due giovani in una mansarda romana con tante idee ma solo un fax.
Gian Paolo Serino

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