Il primo romanzo di Catherine O’Flynn, La bambina che sapeva troppo, è stato uno degli esordi più fortunati degli ultimi anni in Inghilterra: 80.000 copie vendute, candidato o vincitore ai maggiori premi letterari del paese. Il talento dell’autrice è stato confermato dall’ultimo romanzo Ultime da casa tu – Minimum Fax – (50.000 copie vendute), di cui Jonathan Coe ha scritto: «Temi di grande sostanza, ma trattati con una maestria e una leggerezza incredibili. Un libro meraviglioso». È la storia di Frank, presentatore di un tg regionale, la cui assoluta mancanza di umorismo contrasta con la verve del predecessore, il popolarissimo Phil, promosso da qualche anno a showman di prima serata e appena scomparso in un incidente stradale. Frank si appassiona ai casi di cronaca che racconta, specie quelli delle persone anziane e sole la cui morte passa a lungo inosservata; seguendo proprio uno di questi casi, si imbatte in strane coincidenze: a uccidere Phil è stato davvero un incidente? Attorno alla vicenda ruota una serie di personaggi tragicomici (dalla madre di Frank, che si è trasferita in una casa di riposo solo per commentare con più sarcasmo la vita, alla moglie di Phil, conduttrice di un reality sulle coppie obese) grazie a cui, sotto la trama del giallo, si disegna un acuto ritratto della nostra modernità.