C’è tempo solo fino alla vigilia del suo compleanno per riuscire a vedere la ragazza dal caschetto più amato tra i lettori di fumetti: Valentina.
Di lei si sa tutto: che è nata il giorno di Natale del 1942 e che da adolescente ha deciso di modificare il suo look ispirandosi al film “Il vaso di Pandora” con Luise Brooks. Fa la fotografa di professione e tanti sono i problemi che la attanagliano, paure, fantasie, sogni ed deliri immaginari.
Poco si conosce su colui che l’ha ideata: Guido Crepax e, per questo, dal 24 novembre scorso, a tre anni dalla mostra “Guido Crepax, Valentina, la forma del tempo” (Triennale Bovisa 2008/2009), l’Archivio Crepax ha aperto al pubblico la prima di una serie di esposizioni di tavole originali con l’intento di svelare il grande archivio iconografico dell’artista milanese.
Un mese per poter osservare 21 tavole realizzate a cavallo tra il 1965 ed il 1986, che narrano i momenti più significativi della vita a fumetti di Valentina. Divise in 5 piccole sezioni: persona, modi, mondi, sogni, tagli, con l’intento di mostrare alcuni momenti della vita di Valentina, il suo modo di essere, i luoghi in cui vive, le sue fantasie e alcune sequenze delle sue storie.
Ad ospitare l’esposizione, la Stanza dell’Aliprandi in Brera.