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Giacomo Verri, Un altro candore

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Giacomo Verri, Un altro candore

“Raccontare una vita a chi non l’ha vissuta con te, potrebbe essere un bel modo di andare avanti.”

Quando un libro è molto bello, intenso, estremamente importante, oserei dire necessario, diventa più impegnativo parlarne. Bisognerebbe leggerlo, farlo leggere, e non aggiungere molto altro.

Io sto per usarne troppe di parole, ma vorrei trasmettere nel modo più incisivo possibile l’invito a leggerlo, per comprendere e vivere di persona quello che io ho percepito.

Il romanzo di cui sto parlando è Un altro candore, scritto da Giacomo Verri  e pubblicato da Nutrimenti nella collana Greenwich.

Un altro candore è un romanzo completo, compiuto, che ha in sé elementi definitivi, marcati, indiscutibili. E’ un romanzo che parla ad ogni lettore, specie a chi un po’ di esperienza sulle spalle se l’è caricata.

Non bisogna aver fatto la Seconda Guerra mondiale per immedesimarsi nella storia, ma tutto nasce da lì, verso la fine di quell’immane tragedia. Due partigiani sono costretti a lasciarsi, la guerra sta finendo, torneranno a casa dalle rispettive famiglie, lasceranno montagne e compagni di quel tratto di vita durissima, ma anche gli aspetti positivi, nel dramma complessivo del conflitto mondiale.

Si lasciano, uno in particolare lascia l’altro. Franco e Claudio si sono amati.

Ma una persona, con un ruolo molto particolare, a distanza di anni vuole farli incontrare nuovamente.

Siamo nel 1992, e in un palleggio costante tra l’ultima guerra e l’imminente terzo millennio, assistiamo a questa vicenda apparentemente incomprensibile,  caratterizzata da una palpabile tensione.

Giacomo allora ci regala un intermezzo, tra il primo e il secondo tempo di questo suo film-documentario del dopoguerra italiano, girato in Nord Italia, tra le prime montagne piemontesi e la grande città, una sorta di pausa che però non appiana le asperità, anzi, le carica forse di più, come una di quelle macchinine che i bimbi fanno andare su e giù dal corridoio di casa, a schiantarsi su mobili e porte.

E così, il secondo tempo vede un accorrere di gente nuova. Ci spostiamo un un nuovo piano temporale, tra dei paletti ideali che l’autore ha inizialmente posto, tra la metà degli anni ‘40, e il 1992. Siamo precisamente all’inizio degli anni ‘70. Se il primo tempo era focalizzato sulle vicende di Claudio e Franco, ora le donne la fanno un po’ più da padrone, gli attori come detto aumentano, personaggi vecchi e nuovi si intrecciano in una trama che mentre si fa complessa, porta però tutte le tessere gradualmente al loro posto e svela con chiarezza la numerosità dei temi, dei colori del romanzo, come sulla tavolozza di un pittore.

E arriveremo al finale, eccezionale, drammatico, maestoso? Ognuno dica la sua, e lo dica a Giacomo! Io sono rimasto profondamente segnato.

Il romanzo di Giacomo Verri è per me un ottimo lavoro, una vera opera d’arte, assimilabile a quelle di grandi autori, uno su tutti, perché l’ho riconosciuto chiaramente tra le pagine di Un altro candore: Bernard Malamud.

Come ho già detto la storia di Claudio e Franco, protagonisti principali, contiene e sviluppa numerosi temi, è carica di un ampio ventaglio di sentimenti.

Si parla di omosessualità, in un tempo in cui era traducibile solo con il termine scandalo, per essere gentili. Si parla di prostituzione femminile, quella si scandalosa, ma ipocritamente sdoganata.

In questo libro si incontrano vendetta, amore e rispetto. Si incrociano ipocrisia, senso di colpa e relazioni intensissime. La carica emozionale è fortissima, non so esprimermi meglio per dirvi quanto mi è piaciuto, quanto mi ha fatto riflettere e quanto mi sono arrabbiato con più di un personaggio.

La scrittura invece non aiuta. La scrittura è determinante. Battutona.

Giacomo scrive in modo raffinatissimo, sia in termini di vocaboli, sia a livello di forme espressive che spesso diventano vere e proprie poesie.

Nessuno si faccia sfuggire l’occasione di leggere questo bel romanzo.

Applausi sinceri per Giacomo Verri e per Nutrimenti che ha creduto e crede in lui.

 

Buona lettura.

(io mi sono fatto accompagnare dalla musica di Leonard Cohen)

“C’era un soffio di grazia in quell’aria serale, una sorta di breve saggio sulle capacità della natura di stupire gli uomini.”

 

Nutrimenti Srl

Collana Greenwich

Prima edizione ottobre 2019

Pag. 255

Euro 18,00

ISBN 9788865946848

 

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