La storia di un’impiegata di un piccolo borgo austriaco è al centro dell’inedito “Estasi di libertà” di Stefan Zweig, pubblicato ora in Italia da Barbès Editore. Scritto tra il ’31 e il ’39, questo testo nasce come racconto e nella lunga lavorazione decennale si amplia e si modifica sino a diventare il romanzo in cui ritroviamo uno Zweig esule, pacifista, “tifoso degli Stati Uniti d’Europa” che parte dalle banali questioni d’eredità di una ragazza qualunque per mettere in piedi un “processo allo Stato [che] non potrà mai essere assolto da questa colpa immane, mai rendere quello che ci ha tolto”.
(Daniele Abbiati, 27-12-2011, il Giornale pag 29)