Ero il primo uomo ad aver conquistato tre cinture in tre categorie diverse, ero leggenda!
Non so spiegarti come ci si sente una volta che razionalizzi una cosa del genere. Al di là della felicità, sei preso da un’emozione molto, molto più grande: è come se tutta la tua vita ti scorresse davanti in un lungo, dolcissimo istante e qualsiasi zona d’ombra attraversata, qualsiasi delusione patita, la fame, la polvere ingoiata, fossero spazzate via da una tempesta di luce. È la perfezione, il raggiungimento del picco della montagna che hai scalato. Oltre, solo il cielo. E ti assicuro che, da lì, anche quello non ti sembra poi così irraggiungibile.
Dal primo capitolo: BOB FITZSIMMONS – Come mi prendo l’America
I medi sono il massimo di Domenico Paris (Absolutely Free, pagg. 201, euro 15) è un libro da cui emerge grandissima la passione dell’autore unita alla conoscenza per lo sport del pugilato, trasmessegli dal padre fin da bambino. Si tratta di una narrazione composta anche da ricordi dove le emozioni stillano dalle pagine attraverso le storie di grandi protagonisti del mondo dei guantoni.
Dieci i campioni di cui l’autore ripercorre i trionfi e le sconfitte sportive ma anche umane, tanto che la lettura di questo libro si rivela adatta anche per coloro che non sono solo appassionati di sport. E così i fuoriclasse Ray “Sugar” Robinson, Monzon, Hagler, La Motta, Benvenuti e altri, si raccontano in prima persona o vengono raccontati da chi è stato loro vicino, oppure celebrati attraverso le vicende che li hanno visti coinvolti con l’intento di restituire memoria dei protagonisti dei pesi medi della boxe che hanno fatto sognare con le loro imprese sportive milioni di persone.
Sono 120 gli anni di storia percorsi dall’autore che ci racconta le vite, le vittorie, gli eccessi di una categoria, quella dei pesi medi, che il lettore si trova a ri-conoscere in una dimensione letteraria anche attraverso un gioco di fiction – non fiction, perché la volontà di chi scrive non è esclusivamente ricordare le biografie, le date e le cinture conquistate, ma è soprattutto regalare una storia a uomini che, per il loro coraggio tra le dodici corde hanno arricchito e continuano ad arricchire quell’immaginario collettivo capace di emozionare gli animi.
Scrive Domenico Paris nell’introduzione: “il making of di questo libro mi ha regalato emozioni differenti rispetto a ciò che mi è capitato di provare rispetto a quelli che lo hanno preceduto. Non sempre è stato facile padroneggiarle, non sempre è stato possibile impedire alla memoria di fare il suo doloroso corso mentre battevo sui tasti. Di certo in questi scarsi sei mesi impiegati per la stesura… i pensieri sono stati tanti e sicuramente hanno trasceso l’argomento della narrazione: non certo una sola volta mi è capitato di dovermi fermare improvvisamente e fissare il bianco della parete che avevo di fronte, ritrovandomi in dialoghi immaginari o ricordando episodi e discussioni di un passato lontano eppure ancora così vivo dentro di me fin negli aspetti più minuti.” Immaginazione e storia per un libro denso di ricordi e interessanti suggestioni che porteranno il lettore a conoscere in una veste nuova dieci memorabili campioni che hanno illuminato il mondo della boxe.
Silvia Castellani
Recensione al libro I medi sono il massimo di Domenico Paris, Absolutely Free, 2020, pagg. 201, euro 15.