La casa editrice Saldapress, specializzata in fumetti, è una delle realtà editoriali più vivaci e notevoli degli ultimi tempi. Questo grazie a un’estrema cura dei loro prodotti, siano albi di tipo “bonellide” o all’americana, brossurati e cartonati di pregio. Dopo una lettura attenta, quanto appassionata, dei loro volumi che spaziano dall’horror alla science fiction, al planetary romance o bizzarri sincretismi di genere, ho voluto dar modo di far conoscere a tutti i prodotti Saldapress. Tra i volumi che ho apprezzato di più c’è sicuramente Nameless di Morrison e Burnham, un’epopea horror fantascientifica dalle tinte esoteriche e pseudo-lovecraftiane, un arazzo visivo di rara potenza con una scala cromatica psichedelica, ho amato Airboy che è irriverente, dissacrante e politicamente scorretto e i lavori di Daniel Warren Johnson, un artista che sa toccare le corde di tutte le emozioni umane. In questa sede vi offriamo un approfondimento sul catalogo Saldapress insieme a Jacopo Masini, scrittore, insegnante di scrittura creativa e responsabile della comunicazione e dell’ufficio stampa Saldapress.
1)Negli ultimi anni comunicare un prodotto editoriale, sia esso un fumetto o un libro, sta diventando sempre più complesso (e allo stesso tempo più facile) vista l’ampia gamma di strumenti messi a disposizione. Ma non tutti gli editori sembrano saperlo e preferiscono canali più tradizionali o strategie comunicative più asettiche. Con Saldapress ho visto invece una forte volontà di parlare con i propri lettori, che non sono soltanto clienti ma membri di una community appassionata. La modalità dello streaming mi è sembrata una vera carta vincente per esempio! Se vuoi potresti raccontare questa strategia comunicativa e magari raccontare come si è evoluto il tuo ruolo con l’affermazione dei vari social.
È sicuramente vero che comunicare sta diventando più complesso, proprio perché i canali di comunicazione si stanno moltiplicando. Basta pensare a quanti nuovi social sono nati negli ultimissimi anni, ciascuno con caratteristiche differenti. Ma potrei aggiungere che anche all’interno di ogni singolo social, a partire da Facebook, sono aumentati gli strumenti di marketing, comunicazione e vendita a disposizione delle pagine aziendali, il che comporta la necessità di costante aggiornamento e lo studio dei target e del pubblico di riferimento. Lo stesso vale per le piattaforma streaming, in cui Twitch – specie nel mondo ‘nerd’, per così dire – ha iniziato a farla da padrone. Quindi, se i canali tradizionale –giornali cartacei, tv, radio – continuano ad avere una loro importanza, è altrettanto vero che è impossibile comunicare i propri libri senza usare massicciamente social e streaming. SaldaPress ha sempre lavorato tanto su questo versante e, specie nell’ultimo anno, dal primo lockdown in poi, le dirette e lo streaming sono diventate il modo per dialogare settimanalmente, in diretta coi lettori, un po’ come accade in fiera. E ora le fiere non ci sono.
2) Sui social si è soliti coltivare una “cultura dell’hype” ovvero infarcire il lettore con annunci di uscite, notizie, edizioni particolari e via dicendo. Con quanto anticipo Saldapress decide di comunicare ai propri fruitori i titoli in uscita? Fate fermentare un po’ la notizia dopo l’acquisizione dei diritti o vi fiondate immediatamente chiusi gli accordi con agenzie, autori etc?
In genere aspettiamo che ci sia l’occasione giusta per comunicarla. Non lo facciamo immediatamente, ma quando ci sono occasioni propizie, oppure l’accordo con gli autori o gli editori nazionali. Ad esempio, Undiscovered Country è stato annunciato settimane dopo l’acquisizione dei diritti e abbiamo aspettato che l’annuncio fosse più a ridosso dell’uscita e vicino alle presentazioni ufficiali con gli autori.
3)Parliamo dei contenuti selezionati. Quali sono i fumetti, i libri o gli special che Saldapress ha sempre selezionato e intenderà selezionare? Quali sono gli obiettivi editoriali in termini di catalogo, per chiarirci.
La risposta più semplice è che Andrea Ciccarelli, direttore editoriale saldaPress, Marco Marastoni, direttore responsabile, con l’aiuto di altre figure essenziali come quella di Alessio Danesi, cercano di scegliere bei fumetti. Ma anche fumetti capaci di raccontare il presente e il futuro del mondo in cui viviamo, con particolare interesse per alcuni generi, ad esempio la sci-fi, l’horror, ma solo nell’ottica di indagare e guardarci attorno. C’è anche una grande attenzione ad autori capaci di rinnovare il medium, come Kirkman, Ellis, Morrison, Daniel Warren Johnson, Ales Kor, Donny Cates e altri ancora.
4) Sono rimasto piacevolmente colpito che in catalogo ci sia spazio anche per un’opera come Alien “Dietro le Quinte”, credi che ci sia spazio in futuro per altri volumi che approfondiscono un universo narrativo ? Avete mai considerato di approcciarvi anche alla saggistica?
A giudicare dall’accoglienza credo che lo spazio ci sia, tanto che entro la fine dell’anno uscirà anche il volume dedicato a Aliens – Scontro finale. Questa è saggistica molto particolare, quindi non direi che c’è un avvicinamento vero e proprio di saldaPress alla saggistica, quanto incursioni specifiche, come già avvenuto in passato.
5) Tornando ad Alien, ho saputo che è in corso un’offerta clamorosa sui volumi dell’Alienuniverse e di quelli di Predator. Puoi darci altri dettagli?
È una promo in vista della cessazione dei diritti, prevista per la fine di marzo. Quindi, se andate sul sito saldapress.com, trovate nello shop la categoria Aliens & Predator che vi dà la possibilità dia acquistare tutti gli spillati al 50% e le serie complete a prezzi molto speciali.
6) Al contrario di quanto si possa credere le sceneggiature che danno vita a queste storie indelebili non hanno un animo puramente commerciale con fumetti volti a una narrazione violenta e dirompente. Infatti sono stato piacevolmente colpito dalle storie che ho avuto il piacere di leggere. Alien e Predator danno la caccia a personaggi caratterizzati che si perdono in un dedalo di storie stratificate mai puerili. Credi che molti siano incerti nell’approcciare questi fumetti perché pensano di trovare una semplice lotta tra uomini e mostri?
Può darsi, sì. È un pregiudizio abbastanza radicato, sebbene sopratutto Alien, che in realtà è un grande horror, abbia dimostrato come i mostri servano soprattutto a raccontare il nostro rapporto con l’ignoto e la morte. E in ciascuno di questi universi ci sono decine di grandi autori che hanno usato quei franchise per parlare di cose enormi, come appunto la vita, la morte, la violenza, ecc…
7) Tra i vari autori e illustratori ci sono firme blasonate e apprezzate in tutto il globo, ci sono invece autori meno famosi (ma dall’indubbio talento) che ci vorresti consigliare?
Un solo nome: James Stokoe, autore di Alien – Orbita mortale e anche di Godzilla – La guerra dei 50 anni. È un grande.
8) Passiamo la palla a un altro mostro, ho letto e amato Godzilla la guerra dei 50 anni. Che dire, semplicemente un capolavoro. Saldapress sembra davvero essere legata a questo kaiju! Come si sviluppa il vostro catalogo intorno a questo bestione?
Ecco, vedi? Ho letto la tua domanda dopo aver risposto a quella precedente. Anche tu sei un fan di Stokoe! Godzilla entra nel catalogo con tutto l’amore usato con Aliens e Predator. Un mensile per far scoprire ai lettori serie e mini-serie notevoli, e volumi dedicati a grandi storie, come La guerra dei 50 anni, o Godzilla all’inferno che esce ad aprile ed è imperdibile. C’è di nuovo Stokoe all’opera, insieme ad altri autori, e mette in scena il sogno di ogni verso fan di Godzilla: mostri che combattono senza esseri umani in mezzo alle scatole.
9) Dai mostri ai supereroi, Amazon Prime sta per rilasciare la prima stagione di Invincible una serie animata figlia dei fumetti di Robert Kirkman. E voi ovviamente avete pubblicato Invincible, per quale ragione è un cult contemporaneo? Cosa ha spinto un colosso come Amazon ad investire in questa storia?
Credo che Amazon, oltre a sapere quanto successo abbiano normalmente le storie di Kirkman, abbia intuito il potenziale di una serie supereroistica unica nel suo genere. Invincible è un capolavoro ed è il più fenomenale ragionamento sui supereroi compiuto negli ultimi anni, ma un ragionamento in atto, per così dire. C’è tutto quello che deve esserci in un grande fumetto di supereroi, ma ripreso e rinnovato. E poi è cruento, sentimentale, divertente, commovente, assurdo, serissimo, scritto e disegnato da dio. Un capolavoro.
Chiudiamo con una manciata di consigli, quali titoli dovrebbero leggere coloro che si approcciano per la prima volta
Be’, ce ne sono davvero tanti. Ne dico alcuni fondamentali e che amo molto: Invincible, The Walking Dead, Nameless, Injection, La lupa, Manifest Destiny e due capolavori di Daniel Warren Johnson, cioè Murder Falcon e Extremityt.