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Salvador Dalì inedito. Federico Garcia Lorca: fosse per me sarei la tua puttana

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Nato in Catalogna nel 1904, le opere d’arte di Salvador Dalì sono conosciute in tutto il mondo grazie alla loro natura surreale e onirica, i suoi dipinti iconici pieni di illusioni ottiche, scenari distorti, oggetti che si fondono e immagini sessuali.

Questo, insieme a un personaggio che era in qualche modo un’opera d’arte, hanno cementato il suo posto negli annali della storia dell’arte. Al college, nel 1923, Dalì incontrò e si avvicinò al poeta Federico Garcia Lorca, e per qualche tempo si scrissero su tutta una serie di argomenti. Non è una sorpresa sapere che le lettere di Dalì sono come niente di scritto prima.

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Caro Federico,

Sto lavorando a quadri che mi fanno morire di gioia. Sto creando in modo puramente naturale, senza la minima preoccupazione artistica, e trovando cose che mi commuovono profondamente, e cercando di dipingere onestamente, cioè esattamente. In questo senso sto cominciando a capire completamente i sensi. A volte penso di aver recuperato, con un’intensità insospettata, le illusioni e le gioie della mia infanzia. Sento un grande amore per l’erba, le spine nel palmo della mano, le orecchie rosse contro il sole e le piccole piume delle bottiglie.

Non solo tutto questo mi piace, ma anche le viti e gli asini che affollano il cielo.

Proprio ora sto dipingendo una bellissima donna sorridente, irta di piume di ogni colore, sorretta da un piccolo dado di marmo che va a fuoco.

Il dado di marmo è sostenuto, a sua volta, da un tranquillo, umile pennacchio di fumo. Nel cielo ci sono asini con teste di pappagallo, erba e sabbia della spiaggia, tutto sta per esplodere, tutto pulito, incredibilmente oggettivo, e la scena è inondata da un blu indescrivibile, il verde, il rosso e il giallo di un pappagallo, un bianco commestibile, il bianco metallico di un seno randagio (sapete che ci sono anche seni randagi, proprio il contrario del seno volante, perché quello randagio è in pace senza sapere cosa fare ed è così indifeso che mi commuove).

Seni randagi! Che bello!

Dopo questo, sto pensando di dipingere un usignolo. Si intitolerà NIGHTINGALE e sarà un asino vegetale piumato nel baldacchino boschivo del cielo irto di ortiche.

Hello, caro signore! Sissignore, lei deve essere ricco. Se fosse per me sarei la tua puttana per adescarti e rubare banconote in peseta da intingere nel piscio d’asino…

Sono tentato di mandarle un pezzo del mio pigiama color aragosta, o meglio ancora, pigiama “color aragosta-sogno”, per vedere se si commuove, nella sua opulenza, a mandarmi dei soldi. Pensate che con un po’ di soldi, con 500 pesetas, potremmo far uscire un numero della rivista ANTI-ARTISTICA e smerdare tutti e tutto, dall’Orfeo Catalano a Juan Ramon.

Dai a Margarita un bacio sulla punta del naso, è come un nido di vespe anestetizzate.

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