Satisfiction presenta, per la prima volta in Italia, tre lettere inedite di Philip Dick, lo “scrittore che ha inventato il XXI secolo” con libri che hanno influenzato l’immaginario collettivo non solo letterario ma anche cinematografico (si pensi solo a Blade Runner di Ridley Scott, tratto dal romanzo di Dick). Nel 1973, quattro anni prima che Un oscuro scrutare venisse pubblicato, Philip K. Dick inviò una traccia iniziale del romanzo al suo agente Scott Meredith, insieme alla lettera di accompagnamento che segue. Dick era chiaramente eccitato riguardo al suo nuovo libro e questo fervore era comprensibile: la nuova opera rifletteva pesantemente le esperienze personali dello scrittore sotto gli effetti dell‘anfetamina. Anche se in realtà questo era il primo romanzo, come testimonia lo stesso scrittore, che scriveva senza l’effetto delle droghe. Le altre lettere vedono Philip Dick, perseguitato da un sedicente gruppo neonazista, scrivere alla “Federal Bureau Investigation” in preda alla paranoia nel rimarcare di essere “uno scrittore di fantascienza antinazista” e lo stesso Dick scrivere allo sceriffo della sua Contea preoccupato per un nuovo “morbo che distrugge il cervello”.
Gian Paolo Serino
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25 febbraio 1973
Caro Scott, ecco la traccia del romanzo che volevo proporti – “A Scanner Darkly”, di cui ti ho parlato. Si tratta di una traccia piuttosto lunga, ben più di sessanta pagine. Credo non la si possa proporre a un editore fino a quando non avrò pronti un po’ di capitoli come esempio, ma comunque questo è ciò su cui intendo lavorare per un bel po’ di tempo. Se vuoi mostrarla – per esempio alla Doubleday – ovviamente mi sta bene. In caso contrario, basati su questo schema, mentre continuo a lavorare sulle bozze. Fammi sapere che cosa ne pensi e nel frattempo io ti continuerò a tenere aggiornato su come procede il romanzo.
Cordialmente,
Philip K. Dick
Quartz 3028 Ln # 3
Fullerton Calif 92631
Post scriptum. Ti giuro, Scott, che questo si preannuncia essere il più grande romanzo mai scritto. O almeno il più grande romanzo che io abbia mai scritto.
(Traduzione Nicola Manuppelli)
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Nel 1972, un’organizzazione neonazista cominciò a contattare privatamente vari autori piuttosto noti negli Stati Uniti allo scopo di ottenere il loro aiuto. Loro obiettivo era inserire alcune parole in codice nascoste dentro romanzi di fantascienza per diffondere un messaggio segreto ad alcuni settori della società. Il messaggio riguardava una nuova forma, mortale e incurabile, di sifilide – deliberatamente scatenata sul paese dai nemici degli Stati Uniti – e che si stava propagando sempre più rapidamente, anche se il governo ne negava l’esistenza. Il rischio sarebbe stato quello di una terza guerra mondiale.
Questo più o meno lo scenario dipinto da Philip Dick in due lettere inviate dall’autore al FBI.
Lettera
24 OTTOBRE 1972
Federal Bureau of Investigation
Washington, DC
Signori,
Sono un noto autore di romanzi di fantascienza, uno dei quali trattava della Germania nazista (intitolato L’UOMO NELL’ALTO CASTELLO, descriveva un “mondo alternativo” in cui i tedeschi e i giapponesi avevano vinto la seconda guerra mondiale e congiuntamente occupato gli Stati Uniti). Questo romanzo, pubblicato nel 1962 da Putnam & Co., ha vinto il premio Hugo come miglior romanzo dell’anno, e in seguito è stato molto letto sia qui che all’estero; per esempio, l’edizione giapponese stampata a Tokio ha avuto diverse edizioni. Porto la cosa alla vostra attenzione, perché alcuni mesi fa sono stato avvicinato da un individuo che ho ragione di credere appartenesse a una organizzazione segreta che coinvolge politica, armi illegali, ecc, e che mi ha fatto grandi pressioni affinché inserissi informazioni in codice nei miei futuri romanzi “affinché venissero letti dalle persone giuste da più parti”, per usare le stesse parole di questo tizio. Mi sono rifiutato di farlo.
Il motivo per cui vi sto contattando ora è che pare che altri scrittori di fantascienza siano stati avvicinati allo stesso scopo da altri membri di tale organizzazione, ovviamente, antiamericana e potrebbero aver ceduto alle medesime minacce o dichiarazioni ingannevoli che sono state utilizzate con me. Perciò vorrei darvi qualsiasi tipo di informazione e aiuto per quanto riguarda la suddetta questione, e chiedo al vostro ufficio più vicino di contattarmi il più presto possibile. Sottolineo l’urgenza di questo perché negli ultimi tre giorni mi sono imbattuto in un romanzo di fantascienza piuttosto ben distribuito che contiene in sostanza quanto quell’individuo mi chiedeva di inserire come codice. Il romanzo in questione è CONCENTRATION CAMP di Thomas Disch, che è stato pubblicato da Doubleday & Co.
Cordialmente,
Philip K. Dick
3028 Lane, Quartz Apt. # 2
Fullerton, California 92361.
Post scriptum Vorrei aggiungere: quello che mi allarma di più è che questa organizzazione segreta che si avvicinò a me può essere neo-nazista, anche se non si identifica come tale. I miei romanzi sono estremamente anti-nazisti. Ho sentito solo un codice di identificazione da quell’individuo: SOLARCON
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2 novembre 1972
Ispettore Shine
Ufficio dello sceriffo della contea di Marin,
Marin County Civic Center, San Rafael, California 94903.
Caro ispettore Shine
Come ricorderete, intorno al 17 novembre del 1971, la mia casa al 707 di Hacienda Way, Santa Venetia, fu svaligiata. L’ultima volta che vi ho parlato, nel febbraio di quest’anno, mi avete informato del fatto che il caso fosse stato risolto: un uomo di nome Wade (Jerry Wade credo) era stato arrestato con la mia pistola Ruger calibro 22 rubata durante la rapina. Sono stato in Canada e ora mi trovo nella California del sud e quindi non contattabile. È stato recuperato qualcun altro dei miei beni? Sono stati fatti altri arresti? C’è qualche altra informazione che potete darmi?
Mentre ero in Canada la mia casa è stata rapinata, nuovamente, nel mese di marzo di quest’anno. Non l’ho saputo fino a quando ciò che è rimasto delle mie cose non mi è stato spedito qui. La mia agente immobiliare, la signora Annie Reagan, le aveva conservate, e manca almeno una stanza intera di roba: la camera da letto in cui il sistema di controllo dell’antifurto era situato, la sola stanza non coperta dal sistema. Ovviamente la rapina è a opera di qualcuno che conosceva perfettamente la disposizione del sistema di allarme e come aggirarlo. Ricordo che il commissario Bridges ha supposto che la rapina del 17 novembre fosse stata opera, almeno in parte, di qualcuno che conosceva la casa. Credo che quest’altra rapina, nel marzo di quest’anno, ne sia la controprova. Solo due o tre persone conoscevano la disposizione del sistema d’allarme antifurto. Uno era Harold Kinchen, che era sotto inchiesta da parte dell’Airforce Intelligence a Hamilton Field al momento della mia partenza (fu il signor Richard Bader a condurre l’inchiesta. Attraverso il sergente Keaton di Tiberon egli mi chieste di venire a testimoniare. La cosa aveva a che fare con un attentato contro l’arsenale dell’Airforce Intelligence a Hamilton, mi pare di ricordare il primo gennaio di quest’anno). Ho ancora più ragione di credere adesso ciò che credevo allora, e cioè che Kinchen e l’organizzazione segreta illegale a cui apparteneva fossero coinvolti in entrambe le rapine alla mia casa, anche se le prove sembravano suggerire qualcuno legato ai Panthers come Wade. Dico questo perché ora vivo a Orange County e sono venuto qui a sapere qualcosa a proposito di questi gruppi paramilitari e illegali di destra – e mi è stato detto in via confidenziale, in base alla descrizione da me fatta degli eventi relativi la rapina a novembre in casa mia, ai metodi utilizzati, e alle attività di Harry Kinchen in particolare, che tutto ciò suona per loro come una controparte lassù dei movimenti che ci sono qui, e che probabilmente si tratta anche di un gruppo neo-nazista. Recentemente, e per caso, sono venuto a conoscenza di nuove informazioni su Kinchen e soci, e la teoria di un’organizzazione neo-nazista sembra rinforzarsi. In questo caso, la rapina di novembre è stata di natura politica e si è trattato di molto più di una semplice rapina. Lo pensavo da tempo, ma ora ho molti più motivi per esserne sicuro.
Per quanto riguarda il movente dell’aggressione non ho molte certezze. Forse aveva a che fare coi miei romanzi pubblicati, uno dei quali trattava della Germania nazista – ed era estremamente anti-nazista, ed ha avuto parecchia diffusione. So per certo che Harry Kinchen e i suoi parenti in Giappone grazie alla moglie Susan, lo hanno letto. La suocera di Kinchen, nata in Giappone, la signora Toni Adams, ha letto il romanzo nell’edizione giapponese. Al di là di ogni dubbio, Kinchen è un fervente nazista addestrato in cose come l’uso delle armi, esplosivi, intercettazioni telefoniche, chimica, psicologia, elementi tossici e veleni, elettronica, riparazione di auto, sabotaggi, fabbricazione di sostanze stupefacenti. Il signor Bader è ovviamente a conoscenza di tutto questo. Ciò che non ho comunicato a nessuno, perché temevo per la mia vita, è il fatto che Kinchen ha esercitato pressione coercitiva, sia fisica che psicologica, su di me affinché inserissi delle informazioni in codice nei romanzi che avrei dovuto pubblicare, “Affinché venissero letti dalle persone giuste da più parti”, per usare le sue stesse parole, cioè i membri della sua organizzazione sovversiva. Come vi ho detto in novembre, egli ha accidentalmente risposto a una mia telefonata con un segnale in codice. Più tardi, egli ha confessato di appartenere a una organizzazione segreta diffusa “in tutto il mondo” e mi ha rivelato alcuni dettagli.
Le informazioni codificate che Kinchen desiderava ponessi nei miei romanzi (cosa che mi sono ovviamente rifiutato di fare, fuggendo in Canada) aveva a che fare con una nuova presunta tipologia di sifilide atta a spazzar via gli Stati Uniti e tenuta nascosta dalle autorità statunitensi. Questo nuovo morbo non può essere curato, distrugge il cervello, e agisce rapidamente. La malattia, affermava Kinchen, è stata portata nel paese deliberatamente dall’Asia da parte di agenti del nemico (non specificato), ed è in realtà un’arma per far scoppiare una Terza Guerra Mondiale, di fatto già iniziata, contro di noi.
In una recente privata discussione avuta con il mio editore a Parigi, un mio caro amico, questo editore ha avvalorato la mia convinzione che consentire a queste “informazioni” codificate, senza dubbio spurie, di essere stampate, sarebbe un disastro per questo paese. Questi neo-nazisti, o quel che sono, potrebbero svelare il codice e rendere pubblica questa informazione falsa, creando panico e isteria di massa. Non c’è, naturalmente, nessuna nuova malattia incurabile, nonostante le voci che abbiamo sentito dai militari di ritorno dal Vietnam. Ho contattato l’F.B.I. su consiglio del mio editor, editore e amico, ma mi sono sentito in dovere di contattare anche te. Potreste desiderare passare queste informazioni sui messaggi in codice nei romanzi al signor Bader.
Mi auguro, quindi, di avere vostre notizie. Grazie. Cordialmente,
Philip K. Dick 3028 Lane, Quartz # 3
Fullerton, California 92361.
Post scriptum.
Harold Kinchen mi ha presentato a un solo individuo, che mi ha chiesto di scrivere per le sue pubblicazioni underground pornografiche. Mi sono rifiutato. Per caso ho recentemente appreso che quest’uomo, “Doc” Stanley, di Corte Madera, era uno studioso dei discorsi di Hitler durante il periodo che passò al college presso l’Università di Chicago, sostenendo le dottrine contenute in tali discorsi e leggendoli a varie persone.” Né Stanley né Kinchen hanno fatto riferimento con me a proposito di questo.
(Nicola Manuppelli)