“Il solo modo per non trascinarsi dietro troppi fantasmi e continuare a vivere”.
Claudio Coletta
Prepararsi all’estate è anche prepararsi al delitto , alla morte.
“Pensate di sapere cosa sia il dolore?” Si chiedeva Jack Ketchum tanti anni fa all’inizio di un capolavoro mai più editato dal titolo “La ragazza della porta accanto”. Pensate davvero di sapere cosa sia la sofferenza o l’ingiustizia? Dove volete essere condotti, dove cercherete il vostro brivido, dove scenderete per guardare in faccia la tenebra del mondo? Fino a che punto?
Negli anni le storie del crimine, i noir , i gialli, hanno espresso le angosce , le paure , le violenze e l’ansia di giustizia del mondo contemporaneo. In questo variegato mondo di cose sotterranee e indicibili trovo sempre interessante inoltrarmi nei territori della collana Darkside della Fazi Editore.
Con il Taglio dell’Angelo ci muoviamo in una città dove il male è reale, dove le cose che accadono potrebbero accadere anche a noi. Gli sguardi e i volti del romanzo sono nelle vie della capitale, sono nella metropolitana, negli odori e nelle corsie di un grande ospedale romano dove Lorenzo Baroldi protagonista e primario di Medicina, inizia ad indagare sulle strane coincidenze legate ai decessi di alcuni giovani africani. Non è sempre detto che la giustizia sia assicurata , ma l’amicizia tra due uomini verrà fuori in una Roma Eterna, struggente, fatta di carne e parole come le canzoni di Gabriella Ferri.
“Aisha è convinta che qualcuno abbia fatto del male a Milton e a questo punto lo penso anch’io, dietro la sua morte c’è qualcosa di strano. Se l’altro giorno è venuta fin qui e ha risposto alle sue domande, l’ha fatto per un unico motivo, perché ha scelto lei per ottenere giustizia. In Nigeria la corruzione è troppo radicata perché la gente possa fidarsi della polizia e questo li abitua alla vendetta personale, alle faide familiari, che non fanno parte della loro cultura, come qualcuno afferma in cattiva fede. È l’assenza della certezza del diritto, a determinarlo. Aisha crede in lei e mi ha parlato del vostro impegno reciproco, per questo sono venuta a cercarla di persona. Ho avuto modo di conoscere Milton, era un giovane generoso e gentile, pieno di energia e sempre allegro, un marito affettuoso e sono certa che sarebbe diventato un padre meraviglioso. Non meritava la fine che ha fatto, ammesso che qualcuno lo meriti”.
Edoardo M. Rizzoli
Claudio Coletta
Il Taglio dell’Angelo
Fazi Editore