L’ultimo libro di Jean-Pierre Luminet intitolato “La parrucca di Newton” (La Lepre, pp. 384, euro 24) riesce a penetrare la ricca personalità di Isaac Newton e ci fornisce una spiegazione avvincente delle origini della scienza moderna. Rimane sorpreso chi immaginava Newton, l’autore dei Principia, fondatore del pensiero scientifico moderno, come uno scienziato dominato da una ragione fredda e pura. Newton, in realtà, si dedicò intensamente all’alchimia, alla teologia e alla cronologia delle religioni antiche, oltre che alla pratica delle scienze naturali.
Al punto che il grande economista John Maynard Keynes lo ha definito “l’ultimo dei maghi”. «Ci voleva la mentalità magica e religiosa di Newton – scrive Piero Bianucci nella prefazione – per accettare che l’ordine cosmico fosse affidato a una forza invisibile, misteriosamente regolata da una equazione”.
(Sandro Bondi, Panorama.it, 3-1-2012)