Sei giovane, sei donna, guadagni manciate di dollari facendo la babysitter per comprare reggiseni per il tuo corpo in trasformazione. Sei stanca di queste forme che cambiano, degli altri intenti a guardarti e a dare un non senso alla tua bellezza. Vorresti nasconderti in questi reggiseni sempre più grandi, rannicchiarti in essi per sfuggire agli stupidi che ti circondano nella tua maledetta adolescenza. Resisti, e combattili con la tua lingua affilata e il tuo cinismo. Riuscirai ad andare avanti.
Sono queste le parole che dedicherei alla protagonista senza nome di Nascondersi, romanzo d’esordio di Jaime Fountaine edito in Italia da Pidgin Edizioni.
In questa storia acida di formazione, con un linguaggio arido e spoglio di qualsiasi orpello retorico, Jaime Fountaine ci consegna una narrazione brillante in cui il grottesco, il sesso e l’adolescenza diventano caleidoscopi per esplorare abissi interiori. Il romanzo ruota intorno a un atipico “nascondino” con delle variazioni, una vera caccia all’uomo, in cui Jason cerca delle scuse per appartarsi con la nostra protgonista. Nel frattempo un maniaco con una maschera da sci imperversa nella cittadina mostrando il proprio sesso a tutti. Pur privata di una formale “identità” l’anonima tredicenne e voce narrante risulta essere la personalità più forte e dirompente del romanzo. Matura, a tratti sprezzante e che perseguita i suoi obiettivi con perseveranza e un cinismo corrosivo, l’adolescente è la chiave di volta della narrazione. Noi stessi ci accorgiamo di figure passive e assenti, come la madre capace solo di perdersi nell’ennesima relazione tossica, o come Jason impegnato a scoprire cosa si cela sotto il reggiseno. Nascondersi è una storia di rabbia e autodeterminazione, di un corpo femminile oggettificato e che vuole ribellarsi, di una adolescenza cannibalizzata dal qualunquismo cittadino. Il più grande desiderio è quello di nascondersi, non solo durante la caccia all’uomo, ma di ritrovare una autentica solitudine, un’isola di privacy e di auto-confronto, essenziale per crescere e per non essere intossicati dalla cacofonia dei pensieri altrui. Sintetizzare ulteriormente questo dramma formativo significherebbe rivelare troppo, di perdersi nelle micro-catastrofi personali dei personaggi e di rimanere a sanguinare per i colpi di bisturi della scrittura di Fountaine. Nascondersi è una novella dirompente, femminile, caustica, sagace e a tratti densissima come un romanzo di mille pagine. Un esordio notevole che conferma le abili capacità di scouting della Pidgin Edizioni nel selezionare i testi più singolari.
Cristiano Saccoccia
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Quello che da queste parti chiamiamo “Caccia all’uomo” non è altro che nascondino a squadre, rubabandiera senza una bandiera. Giochiamo di notte, i numeri si assottigliano nel buio. Emily non gioca quasi mai. Suo padre la vuole a casa prima delle nove, senza se e senza ma. Per quanto riguarda Lauren, dipende da come si sente sua madre. A mia madre non interessa mai fino a che ora resto fuori. Sono grata per la libertà. Resto sempre fino alla fine. Il vincitore è la persona catturata per ultima, o magari è il cacciatore. I ragazzi del nostro vicinato e quello accanto fanno a turno per chi deve andare sotto. Preferiscono che le cose si accumulino a loro favore. Quando ti catturano, ti unisci alla caccia. Un sacco di volte resto io contro quei ragazzi, un branco che scandaglia le ombre. Un paio di notti fa, mi sono nascosta su un albero nel giardino di fronte casa mia, respirando piano, finché non hanno trovato tutti gli altri. Mi sono sentita come se stessi facendo pratica per un pericolo reale, come quando ero piccola e mia madre mi fece memorizzare il nostro indirizzo e numero di telefono da dire alla polizia se qualcuno in un furgone mi avesse rapita mentre giocavo all’esterno. «Okay. Ci arrendiamo,» hanno urlato. Ho aspettato un altro paio di minuti prima di calarmi dall’albero e sorprenderli alle spalle. «Bu!» ho detto. «Ho vinto.»
Jaime Fountaine
Nascondersi
Pidgin Edizioni 2021
Traduzione di Stefano Pirrone
14 euro
87 pagine