“Il tempo è un lago che cresce. E finisce col sommergere ogni cosa(…). Non elimina il dolore. Lo spinge in profondità”.
M. Castagna
È avvincente, è ben scritto, genera inquietudine. Confesso che mi sono appassionato mano mano che procedevo nella storia. I brevi capitoli ne accelerano la lettura e ci si muove legati ai personaggi. “Saper ascoltare il bisbiglio delle ombre”, essere Keme, lo sciamano, che conosce la bellezza selvaggia di quel mondo in cui si muove e la storia dei suoi avi, che non ha paura della morte, e sente crescere “il calore dalle viscere della terra”, il calore che avvolge, sbuffa e si gonfia nella tenebra ed alimenta l’orrore che famelico viene a cercare l’uomo con le sembianze di un ragazzo, con gli occhi pallidi e marci di Ambrosius Goodwill.
Che taglio dare a questa recensione su Goodwill di Manlio Castagna edito da Piemme? Certamente uno profondo, pieno di sangue. È un horror scritto davvero bene, puro ed affilato dal ritmo vertiginoso che in molti passaggi, proprio per l’andamento della narrazione, mi ha ricordato la scrittura di Richard Laymon o Offspring, Progenie cannibale di Jack Ketchum (Cut-Up publishing, 2018).
Nonostante qualche sbavatura, qualche similitudine non sempre riuscita, Goodwill è una romanzo da non perdere e mi rivolgo soprattutto agli appassionati del genere horror, che dovranno superare la loro proverbiale reticenza nei confronti di quello che certamente considereranno un outsider e nei confronti di una copertina davvero mal congegnata per questo romanzo così inusuale nel panorama della narrativa italiana contemporanea.
Per cui spenderò per molto tempo, per quanto sia nelle mie possibilità, parole di elogio per questo romanzo. E ci tengo qui a precisare che non sto affatto disprezzando il lavoro e l’arte dell’illustratrice Mirka Andolfo (che anzi ammiro e a cui vanno molti dei miei complimenti), dal cui fumetto Mercy, Castagna ha tratto ispirazione, e che fa muovere nello stesso universo narrativo. Sto dicendo che questa copertina non rende giustizia alla storia ed è anche un errore dal punto di vista prettamente commerciale poiché non incuriosisce e non attrae chi si muove da anni nelle vene di sangue di questo genere.
Goodwill è un autentico e perfetto libro di intrattenimento horror che ci porta nell’America del 1851 in un avamposto di coloni che diverrà l’odierna Seattle. Goodwill “esplorara – come afferma Castagna – la genesi di Mercy attraverso gli occhi di uno Sconosciuto appena arrivato nel nostro mondo”. E’ un orrore calato nelle storie oscure di quella terra ed una storia che prende vita in una caverna e si alimenta nella speranza di ritrovare dei bambini perduti. E’ una caccia, è una lotta, è la vita.
E’ una graditissima sorpresa e va assolutamente letto. Che abbiate paura o meno, la tenebra, in un giorno inaspettato verrà a sfiorarvi nelle vostre case.
Edoardo M. Rizzoli