Si calcola che dopo la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti assieme alla Nato (fondata nel 1949) abbiano causato nelle innumerevoli guerre illegali da questi intraprese almeno venti/trenta milioni di vittime. Gli USA si calcola possiedono oltre 737 basi militari sparse nel mondo, con una spesa militare che ammontava nel 2015 a 600 miliardi di dollari, un’enormità che fa luce sulla predominanza dell’industria bellica sulle scelte strategiche del Dipartimento di Stato e del Pentagono.
“I membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile coi fini delle Nazioni Unite’ (dallo Statuto delle Nazioni Unite 1945 capitolo I, articolo 2, comma 4)”.
Esordisce così il saggio di Danielle Ganser ‘ Le guerre illegali della NATO’ edito da Fazi Editore nel 2022, un testo che il fisico Carlo Rovelli nella prefazione indica come un ‘ libro che tutti dovrebbero leggere o almeno conoscere quello che mostra con semplicità e chiarezza. Con tono preoccupato ma sereno, pacato, fattuale, senza alcuna retorica, aggressività, quasi con ingenuità e con la precisione e la puntigliosità per le quali ammiro la cultura svizzera, l’autore ci racconta nei dettagli un fatto semplice, l’umanità ha fatto uno sforzo per fondare una legalità internazionale che riduca la catastrofe delle guerre e chi ha maggiormente calpestato questa legalità internazionale è l’Occidente, dominato dagli Stati Uniti che si è arrogato e si arroga oggi con la forza il diritto all’illegalità e all’impunità.’
Secondo il dettato delle Nazioni Unite la guerra viene interdetta, con due eccezioni: il diritto all’auto difesa di un Paese aggredito e la possibilità di condurre una guerra su esplicito mandato del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Altrimenti ogni guerra è esplicitamente interdetta e i responsabili perseguiti e passabili di condanna da parte della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja a pene detentive che vanno dai dieci anni di reclusione sino all’ergastolo.
Si calcola che dopo la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti assieme alla Nato (fondata nel 1949) abbiano causato nelle innumerevoli guerre illegali da questi intraprese almeno venti/trenta milioni di vittime. Gli USA si calcola possiedono oltre 737 basi militari sparse nel mondo, con una spesa militare che ammontava nel 2015 a 600 miliardi di dollari, un’enormità che fa luce sulla predominanza dell’industria bellica sulle scelte strategiche del Dipartimento di Stato e del Pentagono.
Svariati sono gli interventi armati diretti o sotto copertura che portano la firma indelebile di Stati Uniti (eventualmente con la complicità di Gran Bretagna e Francia membri permanenti assieme agli USA del Consiglio di Sicurezza) a partire dalla destituzione tramite una guerra illegale nel 1953 di Mohammad Mosadeq, primo ministro dell’Iran che nazionalizzò le industrie di estrazione del petrolio, dalla destituzione tramite una guerra illegale nel 1954 di Jacobo Arbenz, il Presidente del Guatemala colpevole di aver avviato una riforma agraria che danneggiava gli interessi delle compagnie americane, dalla Guerra di Corea con due milioni di morti, nel 1961 con l’invasione della Baia dei Porci e con un embargo ancora in vigore tentando di rovesciare Castro a Cuba, stesso anno il Congo con l’omicidio di Patrice Lumumba, nel 1964 con la menzogna dell’attacco vietnamita nel Golfo del Tonchino, entrando direttamente in guerra accanto al Vietnam del Sud, causando almeno tre milioni di morti, massacri in Laos e in Cambogia che si profilano come veri genocidi, Nel 1973 abbattendo tramite la Cia il Presidente eletto del Cile democratico, Nel 1986 tramite una guerra sporca con l’uso dei mercenari Contras tentando di abbattere il governo sandinista in Nicaragua.
Nel 1989 gli USA attaccano Panama ed arrestano il loro uomo Noriega Presidente del Paese. 1990 guerra in Iraq. Nel 1991 e poi nel 1999 gli Usa e la Nato attaccano la Serbia dopo averne disgregato la federazione jugoslava. 2001 attacco all’Afghanistan senza mandato dell’ONU. 2003 guerra all’Iraq, 2011 guerra alla Libia con l’uccisione del colonnello Muammar Gheddafi. 2011 con le monarchie del Golfo Persico si fomenta una guerra sporca per destituire il Presidente della Siria Bashar al-Assad, appoggiando con la Turchia le bande dell’Isis e incrementando così il fenomeno jahadismo. 2014 il Presidente dell’ucraina viene deposto con un colpo di stato illegale tramite una guerra sotto copertura finanziata e manovrata dagli USA, 2015 lo Yemen viene attaccato senza mandato dell’ONU dall’Arabia Saudita sostenuta da USA e NATO. Intromissioni disgustose da potere imperial in tutta l’America Latina, nel Sud-est asiatico, Filippine, Indonesia, Tailandia, Grenada invasa da Reagan, poi cambi di regime n Grecia, Turchia, Italia con le stagioni delle stragi neofasciste e poi di mafia.
Insomma, detto in parole povere, gli USA e la NATO rappresentano la più pervasiva minaccia alla pace mondiale e tutto ciò per incrementare o preservare il loro dominio sull’intero pianeta e per rifocillare così il proprio apparato industriale bellico su cui l’economia americana si basa e lucra con esportazioni di armi che rappresentano il 35% del mercato mondiale. Un vero flagello, un ncubo per le popolazioni colpite da guerre e sfruttamento e manomissioni dei governi, da golpi orchestrati, guerre sporche, omicidi mirati coi droni. Di fatto un dominio incontrollato, impunito, che fa ciò che vuole da ormai settanta anni.
Uno scandalo senza fine (per ogni persona ragionevole) che controllando i mass-media riesce a manipolare la verità dei fatti unicamente per conseguire i propri fini strategici che si concentrano in sostanza nel controllo capillare delle energie fossili, delle reti di approvvigionamento, delle rotte commerciali. Stampando dollari ai iosa, con un debito pubblico stratosferico pur di sostenere questo dominio globale.
Un testo che non mi dice nulla di nuovo perché sono uno informato ma utilissimo per chi non conosce i fatti. Da leggere assolutamente.