Honoré de Balzac scriveva questa lettera d’amore a Evelina Hanska (Ewelina Rzewuska), contessa polacca che avrebbe sposato nel 1850 parte di un lungo e fitto epistolario. Il grande scrittore sarebbe morto pochi mesi dopo il matrimonio.
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Domenica 19 giugno 1836
MIO AMATO ANGELO,
Sono quasi pazzo di te, per quanto si possa essere pazzi: Non riesco a mettere insieme due idee che non si interpongano tra loro. Non
riesco più a pensare ad altro che a te. Mio malgrado, la mia immaginazione mi porta da te. Ti afferro, ti bacio, ti accarezzo, mille delle più amorose carezze si impossessano di me. Per quanto riguarda il mio cuore, tu sarai sempre lì, molto presente. Lì ho una deliziosa sensazione di te. Ma mio Dio, che ne sarà di me, se mi avete privato della ragione? È una monomania che stamattina mi terrorizza. Ogni momento mi alzo e dico a me stesso: “Vieni, vado là!”. Poi mi siedo di nuovo, mosso dal senso dei miei obblighi. C’è un conflitto spaventoso. Questa non è vita. Non sono mai stato così prima d’ora. Tu hai divorato tutto. Mi sento sciocco e felice non appena mi permetto di pensare a te. Vortico in un sogno delizioso in cui, in un solo istante, vivo mille anni. Che situazione orribile! Essere sopraffatti dall’amore, sentire l’amore in ogni poro, vivere solo per l’amore, e vedersi consumati dal dolore e impigliati in mille fili di ragno. Oh, mia cara Eva, non lo sapevi. Ho preso il tuo biglietto. È lì davanti a me e ti ho parlato come se fossi qui. Ti vedo, come ieri, bella, sorprendentemente bella. Ieri, per tutta la sera, mi sono detto: “È mia!”. Ah! Gli angeli non sono così felici in Paradiso come lo ero io ieri!