Sì, dobbiamo imparare a pensare contro i nostri dubbi e contro le nostre certezze, come ha scritto Cioran o, ancora più in profondità, per dirla con Robert Frost: pensare è pensare contro se stessi. Senza questo contravveleno non mettersi nemmeno in viaggio. Baudelaire non parlava di abbigliamento ne “Il mio cuore messo a nudo” quando diceva che Il dandy deve aspirare a essere sublime, senza interruzione. Deve vivere e dormire davanti a uno specchio. Sub-limis non è altro che “giungere sotto la soglia, il limite, limen, più alto”, e in questa opposizione riconoscere la sacra sfida di esserci.
Tenendo a mente, possibilmente, che ci sono anche gli altri.