Molti di noi ricordano l’esordio di Emma Cline, scrittrice originaria di Sonoma, tra le voci più interessanti della nuova narrativa americana, amatissima dai lettori e acclamata dalla critica (è raro che le due cose vadano di pari passo). Girls fu un caso editoriale in tutto il mondo, era il 2016: Cline aveva appena ventisette anni e davanti a sé un futuro promettente. Dopo la raccolta Daddy e la non proprio esaltante novella Harvey, ispirata alla nota vicenda del produttore cinematografico Weinstein, arriva in questo finale di 2023 L’ospite (in Italia con Einaudi e la traduzione di Monica Pareschi), un page turner di grande qualità, serratissimo, che fa risaltare le doti migliori di Cline: introspezione, cura dei dettagli secondo un’estetica quasi delilliana – ben calibrata, moderna, colta e pop allo stesso tempo, senza sbavature e barocchismi. L’ospite è una storia densa di sensualità, drammatica, la cui ambientazione West-Coast-Borghese sembra mutuata da certi romanzi di Bret Easton Ellis.
La protagonista si chiama semplicemente Alex e ha ventidue anni. Di lei non sappiamo altro. Alex apre il romanzo trascinandosi un passato invisibile del quale l’autrice non lascia trapelare nulla. Quel vuoto di conoscenza è l’altra parte del racconto: in quell’assenza di riferimenti Cline nasconde la premessa ma anche la spiegazione di tutto il resto… scelte, atteggiamenti, raggiri. Un espediente non da poco. Pensate per esempio agli antefatti che accompagnano tutte le trame di Raymond Carver: da dove sbucano quei personaggi? Che ne era di loro prima dello sviluppo della storia? Alex è una escort? Probabilmente sì, eppure nelle 274 pagine del romanzo non leggeremo mai quella parola, né altre simili. Oggi la vediamo muoversi ingioiellata ed elegante nella villa sull’oceano di Simon, il suo compagno cinquantenne che come il lettore ne ignora provenienza, parentela, studi e tutto il resto. Simon ne è realmente innamorato o la tiene con sé solo per esibirla ai suoi amici come farebbe un cacciatore con le sue prede? Difficile stabilirlo, ma durante un party in piscina la fino ad allora impeccabile fidanzata commette un errore imperdonabile che rimette in discussione ogni cosa e che finirà per innescare un effetto domino di nuove imposture. Sì, imposture perché Alex è prima di tutto una bugiarda e un’opportunista sempre sull’orlo di un nuovo abisso, e che di fronte a situazioni estreme, non esita a spacciarsi per quello che non è e a servirsi perfino di un bambino per attuare uno dei suoi piani. La corsa contro il tempo per provare a rimediare a quell’errore iniziale è tutto il romanzo. Splendido, emozionante, impetuoso.