Pochi scrittori portano l’umorismo sulla pagina come David Sedaris. Nato a Johnson City, New York, nel 1956, Sedaris ha un singolare talento nell’individuare e valorizzare le assurdità della vita quotidiana, talento che è stato riconosciuto nel 1997 quando Ira Glass, il conduttore di This American Life, lo vide intrattenere il pubblico di un club di Chicago con estratti dei suoi diari.
Da allora, il pubblico di Sedaris è cresciuto notevolmente e la sua capacità di suscitare risate dall’apparentemente banale è diventata la sua cifra stilistica e l’essenza stessa dei suoi diari pubblicati, di cui esistono due volumi. La voce seguente risale al 2002.
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8 luglio 2002
La Bagotière
Hugh e Leslie sono partiti questa mattina presto per Parigi. Avrei dovuto andare con loro, ma ho deciso all’ultimo momento che non è proprio un buon momento per me. Non posso lasciare i miei ragni, per esempio. Sabato ho iniziato a dare da mangiare a Clifton, che vive sopra il lavello della cucina. È grande come una perla e sto cercando di farlo diventare più grande. Ieri ha mangiato due mosche e una falena. Per le mosche ha impiegato circa tre ore ciascuna, mentre per la falena non ne ho idea. Quando sono andato a letto ci stava ancora lavorando. Stamattina è vuota, appoggiata come uno spaventapasseri sul bordo della tela. Ho detto: “Bel lavoro, Clifton”.
Mi piace il momento in cui sente la preda che cerca di scappare. Le loro ali fanno vibrare la tela e lui esce dalla sua piccola grotta per valutarle. L’altro giorno ho lanciato
un’ape. Clifton è corso fuori, ha visto quello che aveva e se n’è tornato di corsa nell’angolo come per dire: “Dannazione, non posso mangiarla. Non sai niente?
Con le falene e le mosche è una storia diversa. Le attacca direttamente, paralizzandole con un morso alla schiena, allo stomaco o alla fronte. Una volta incapaci di muoversi, li beve vivi, li svuota e getta i corpi nella spazzatura. Ho iniziato a nutrire Clifton sabato e Coretta Scott ieri pomeriggio. Le mosche sono facili da catturare, soprattutto quelle vecchie e goffe. Di giorno battono contro le finestre e di notte si trovano a dormire sul soffitto. Mi sono sentita un po’ in colpa per la falena, ma le mosche, che importa?