Alain Keler, fotografo francese, ha girato per anni i campi Rom di mezza Europa, scattando immagini della vita in roulotte e villaggi di baracche, documentando storie, vita e miseria dei nomadi e narrando la cultura di questo popolo. Il risultato è “Alain e i Rom”, il nuovo volume a fumetti brossurato (ed. Coconino Press, 104 pagine a colori di formato 20 x 29,7 cm, euro 17) che ripropone la formula de “Il fotografo”, una commistione di fotografia e fumetto a fini giornalistici.
Non una semplice coincidenza, visto che entrambe le opere si devono al fumettista Emmanuel Guibert, assistito ai colori e alla grafica da Frédéric Lemercier, con cui Keler è entrato in contatto proprio grazie al collega Didier Lefèvre, protagonista de “Il fotografo”.
In “Alain e i Rom”, Guibert adotta la stessa tecnica: ascoltare i racconti di Keler e usare le sue belle foto, perlopiù in bianco e nero, come parte della narrazione, integrandole e sposandole con le vignette, che riempiono i vuoti tra uno scatto e l’altro.
Una cronaca a tappe in giro per l’Europa dei vari campi e insediamenti rom, attraverso la formula del reportage, dove il realismo della fotografia s’intreccia bene con le sequenze disegnate, grazie all’abilità di Guibert nello scegliere e integrare i due linguaggi.
(Nicola D’Agostino, Panorama.it, 7-1-2012)