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Damien Lewis. Il ministero della guerra sporca

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Nato nel Regno Unito, Damien Lewis è reporter di guerra, regista, e autore specializzato in saggi storici. La sua ultima opera, Il ministero della guerra sporca – pubblicata per la prima volta nel 2014 e per l’Italia nel 2024 per Neri Pozza con la traduzione di Alessandra Manzi – è il racconto delle strategie e delle azioni di guerra messe in atto da un esercito privato voluto e creato personalmente da Winston Churchill. Uomini che hanno combattuto contro i nazisti rimanendo sempre nell’ombra, con metodi non convenzionali e al di là di ogni regola, nel contesto europeo della Seconda Guerra mondiale.

Queste unità militari, create nel 1940 con il nome di Special Operations Executive e fin da subito nominate con l’acronimo di SOE, hanno l’obiettivo di sfinire il nemico con incursioni e imprese eversive e di sabotaggio. Il loro compito quindi, con gruppi formati da pochi elementi, è quello di boicottare, depredare e destabilizzare l’avversario facendo il maggior numero di prigionieri possibili allo scopo di estorcere loro preziose e utili informazioni. Solo se necessario, venivano uccisi. Utilizzando azioni improvvise e veloci, spesso notturne e sempre audaci, e arrivando al punto prestabilito tramite strade improbabili e di difficile percorrenza – attraverso vie da cui i tedeschi non si sarebbero mai aspettati di avere il fianco scoperto – loro riuscivano a irrompere e a colpire con successo. Il SOE è composto da uomini coraggiosi e perfettamente addestrati all’utilizzo delle armi da fuoco ma abili anche nella lotta corpo a corpo grazie a un allenamento costante e intenso che consente loro di possedere una resistenza fisica notevole.

In alcun modo si doveva poter risalire alla Gran Bretagna, o addirittura a Winston Churchill, quale mandante, e tale doveva rimanere la segretezza che, prima di arruolarsi, era necessario che sottoscrivessero un contratto in cui si sottolineava che, in caso di morte o di cattura, il governo britannico era sollevato da qualsiasi dovere nei loro confronti. Il SOE, quindi, non faceva in alcun modo parte dell’esercito ma piuttosto del Secret Intelligence Service, il SIS, l’agenzia di spionaggio all’estero del Regno Unito. Tutto ciò significava che ufficialmente esso non esisteva, motivo per cui non esistevano i suoi agenti e le loro missioni: per questo potevano agire liberamente e con i mezzi che meglio ritenevano opportuno per raggiungere gli obiettivi.

Riusciranno a essere così imprevedibili e scaltri nelle loro attività che di loro i tedeschi diranno:

Gli inglesi piombano come gatti e scompaiono come fantasmi”

Erano uomini valorosi, sprezzanti del pericolo, ribelli e che mal si sottomettevano alla forma e alle gerarchie delle forze armate e i primi ad arruolarsi furono Gus March-Phillipps, Geoffrey Appleyard, Graham Hayes e Anders Lassen: ciascuno di essi si distinse per il grande coraggio e ricevettero vari encomi e decorazioni, alcune delle quali post mortem.

Indubbiamente il poco più che ventenne Anders Lassen, un danese biondo e dagli occhi di ghiaccio, ebbe una fama gloriosa, non solo per il suo carattere temerario, seppur irascibile, e per la strategia che riusciva ad attuare anche nelle situazioni più pericolose e impreviste, ma anche per il carisma che possedeva e che gli era ampiamente riconosciuto dalle popolazioni con cui di volta in volta veniva in contatto. Il racconto che l’autore fa di lui del periodo trascorso nel Dodecaneso è significativo:

La fama del biondo e impavido guerriero vichingo, che guidò molte di quelle missioni e che attirava a sé la gente del posto con la stessa naturalezza con cui un fiume segue il suo corso, si diffuse a macchia d’olio”.

Il ministero della guerra sporca è il resoconto di questi personaggi che prende fedele spunto da fatti storici documentati e inediti e da testimonianze dei pochi sopravvissuti e dei loro familiari, ed è una piacevole e appassionante lettura anche per il lettore non avvezzo a racconti di guerra o di strategia militare. Damien Lewis ha una scrittura avvincente che ben riesce a descrivere lo sfondo politico ed economico in cui i componenti del SOE si muovevano e a delineare i suggestivi paesaggi, sfondo delle varie azioni. L’autore non manca di aggiungere al racconto anche le loro esperienze e vicissitudini personali, riuscendo così a dare il giusto risalto allo stato d’animo e al temperamento di coloro che molto hanno fatto per cambiare il corso della storia mondiale e che non dovremmo dimenticare di ringraziare per la nostra liberazione.

Chiara Gilardi

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Damien Lewis, Il ministero della guerra sporca, Neri Pozza, tr. Alessandra Manzi, pp. 384, euro 22,00, e-book euro 9,99.

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