Esce l’ultimo libro di versi di Margaret Atwood, poetessa canadese oltre che narratrice e saggista. “La porta”, uscito nel 2007, è ora riproposto dalla casa editrice Le Lettere. Il libro è innanzitutto un libro sul tempo, dove i ricordi, filtrati dalla memoria, sono quasi indistinguibili dai sogni. La poetessa si affaccia sull’orizzonte delle cose ultime, quello dei grandi interrogativi, non disgiungendo mai corpo e percezione dall’attività più distaccata del pensiero. Lungo questa feconda linea temporale la Atwood fa riferimento alla terza età, periodo che per lei coincide con una sorprendente fecondità poetica. Lasciate alle spalle numerose epoche della vita, si muove su un terreno di una lirica libera e lieve.
(Roberto Galaverni, La Lettura, Corriere della Sera, p. 18, 15-1-2012)