Il grande poeta Joaquin Marquez (venti libri e numerosi premi al suo attivo) si racconta in un’intervista al giornale paraguaiano “ABC Color” e confessa che ha iniziato a leggere presto e tanto nella biblioteca di famiglia e che ha continuato ha scrivere per dare continuità a quell’infanzia. Uno scrivere che diventa il tentativo di ottenere attraverso la poesia un prolungamento del proprio mondo e di renderlo più ricco, e la soddisfazione di poter arricchire gli altri attraverso questo. Un poeta lontano dalla nuova generazione di poeti europei, troppo imbrigliati nel surrealismo. E lontano anche dai premi (anche se tutti i suoi libri ne hanno ricevuto uno) perché, come afferma, “i premi importanti sono in gran parte truccati”, e denuncia così il legame di convenienz tra case editrici e giurie.
(Joaquín Márquez, ABC Color, 15-1-2012) Paraguay