A 79 anni se ne è andato l’ultimo discendente della famiglia che dedicò la vita alla musica
Era l’ultimo dei grandi Ricordi. Giovanni Carlo Emanuele, Nanni per tutto il mondo musicale, «l’uomo che inventò i cantautori», come lo ha definito Paolo Conte nel libro che il cugino Claudio gli ha dedicato nel 2010. Nanni Ricordi se ne è andato nella notte, a 79 anni, nella sua casa di Sala Monferrato, in provincia di Alessandria, da tempo colpito da paralisi sopranucleare progressiva, una malattia neurodegenerativa irreversibile, e con lui scompare un pezzo consistente della nostra storia della canzone. Discendente da un ramo collaterale della leggendaria famiglia di editori ? suo nonno Giulio, l’amico di Verdi e Puccini, proprietario della grande villa Margherita di Cadenabbia, morì proprio un secolo fa, il 6 giugno 1912. Nanni dopo la laurea in giurisprudenza e il diploma in pianoforte al conservatorio di Milano, entra nell’azienda di famiglia e, nel 1955, si fa le ossa in America, dove impara i segreti della discografia. Ritornato in Italia, il giovane Ricordi non smentisce la fama di talent scout da sempre associata ai suoi predecessori in famiglia, e si inventa, nel 1958, la Dischi Ricordi, che fa il suo debutto con una sontuosa edizione della Medea di Cherubini con la diva Maria Callas e una giovane Renata Scotto, che nel 1954 aveva prestato la sua voce alle eroine pucciniane del film “Casa Ricordi” dii Carmine Gallone.
(Mario Chiodetti – La Provincia di Como, Lecco, Sondrio e Varese – Pag. 29 – 16-1- 2012)