Nello Ajello ricorda Carlo Fruttero, scomparso domenica all’età di 85 anni. “Deridere la filosofia era in cima ai compiti ai quali, in coppia con Franco Lucentini, Fruttero si è dedicato senza risparmio per quarant´anni”.
“Con quella sua aria svagata e il sospetto di snobismo che le si accompagnava, Fruttero è stato di una coerenza esemplare. C´è uno spirito di fondo che si nutre di questa coerenza e la esprime al meglio. Dare un nome a questa categoria non è difficile. La chiameremo la “torinesità”. Non sembri un luogo comune. È qualcosa che, nel suo modo di scrivere, si colloca esattamente opposto del campanilismo, assumendo in ogni sua pagina un´eleganza soffice e arguta. Con un fondo d´inquietudine”.
(Nello Ajello, pag. 54, la Repubblica, 16-1-12)