A dieci anni dalla scomparsa dell’amico e collega Franco Lucentini, ieri se n’è andato Carlo Fruttero che a settembre avrebbe compiuto 86 anni.
Di certo, amici, conoscenti e lettori lo ricorderanno soprattutto per via dell’antico sodalizio – non solo letterario – nato 60 anni fa e reso celebre nel 1972 con il romanzo “La donna della domenica”, divenuto anche film con Matroianni e la Bisset. Ma Fruttero a scrivere aveva cominciato da solo: si era occupato di traduzioni (“Nove racconti” di Salinger), di fantascienza, dirigendo la collana “Urania” di Mondadori, dove aveva chiamato Lucentini. Quindi, la lunga e fruttuosa collaborazione tra i due, decine di romanzi e traduzioni. Dopo la morte dell’amico, nel 2002, sembrava non avesse più vogli di scrivere, e invece ecco “Donne informate sui fatti”, “Ti trovo un po’ pallida”, “La creazione” e “Mutandine di chiffon”.
(Giovanni Nardi, Qn, pag. 31, 16-1-2012)