Berlinese quarantenne dall’allure rock, Judith Hermann ha scritto diversi racconti di successo. “Alice” (Albin Michel) è il fil rouge di cinque episodi sul quell’istante in cui tutto vacilla, quando la morte ci sorprende. Istanti sospesi nel tempo, attesa, perdita dell’orientamento: Hermann descrive come la scomparsa di una persona cara trasformi il nostro universo personale. Senza lacrime, però: la scrittura è gioiosa, carnale, ingegnosa. La maga Alice ci invita a gioire del paese dei vivi.
(E. de B., Elle, 16-01-2010)