Con la convinzione che l’uomo progredisce tecnologicamente, ma sta perdendo la memoria della sua storia, lo scrittore Adolfo Garcia Ortega ha costruito un romanzo con la guerra dei Balcani come sfondo e con l’Europa e la condizione umana come suo centro. Una ricerca e una riflessione che Ortega García trasforma in una storia che parla del “nazionalismo come il problema più grave per l’Europa. Questo tempo di crisi economica e sociale sta vedendo il ritorno delle idee che sono germinate dalla guerra nei Balcani”. Pubblicato da Seix Barral, “Pasajero K” ha il ritmo di un thriller. Inizia con un viaggio in treno nel cuore dell’Europa, due passeggeri si incontrano per caso, un enigmatico regista in cerca di un’identità perduta, e Sidonie, che va a L’Aia per assistere al processo di Radovan Karadzic.
(Carmen Sigüenza, La Vanguardia, 17-1-2012)