I fatti principali circa l’affondamento del Titanic sono ben noti. Nel suo viaggio inaugurale la nave colpì un iceberg nell’Atlantico nord-occidentale dell’Oceano alle 11:40 del 14 aprile 1912, e affondò alle 02:20 del 15 aprile, portando via con sé 1.514 anime. In questo che è l’anno del centenario sono uscite già decine di libri sul naufragio, e il volume di Richard Davenport-Hines “Titanic Lives: Migrants, Millionaires, Conmen and Crew” (HarperPress, 404pp. £20) è uno dei migliori. È una narrazione dei fatti impegnata e coinvolgente, in cui l’interesse scema raramente. Il suo interesse principale è volto alle persone protagoniste della tragedia – non solo le vittime, ma anche i 711 sopravvissuti. E così abbiamo una serie di piccole biografie della gente famosa a bordo della nave: John Jacob Astor IV, l’industriale Ben Guggenheim, la proprietaria di Macy Isador Strauss, e molte altre celebrità minori.
(Frank McLynn, The Irish Times, 18 gennaio 2012)
