Come nel suo romanzo precedente “The Holy Machine”, in “Dark Eden” Chris Beckett ci propone un sublime miscuglio di fantascienza e teologia. Il pianeta ironicamente chiamato Eden del titolo è un posto dove, sei generazioni prima, sono rimasti bloccati un paio di esseri umani di nome Tommy e Angela, in attesa che i loro tre compagni tornati sulla Terra portassero loro aiuto. Dopo 163 anni, la procreazione incestuosa ha portato ad una grande “famiglia” soggetta a malattie genetiche e atrofia intellettuale, con un codice legale vestigiale e una cultura orale deteriorata. Un libro che rielabora le più antiche storie della Genesi, di Mosè e di Caino, ma anche di Prometeo e di Gilgamesh.
(Stuart Kelly, The Guardian, 18 gennaio 2012)