Gianluca Veneziani recensisce oggi “I dispiaceri del vero poliziotto” (Adelphi), romanzo postumo di Roberto Bolaño in cui il suo alter ego Oscar Amalfitano “inizia a stendere un catalogo di poeti e artisti gay, distinguendoli in frocioni, froci, frocetti, checche e culi. Amalfitano, genio disilluso, si diverte anche a storpiare nomi e storie di celebrità italiane. In questo inventario dissacrante l’unico a mancare è lo stesso Bolano. Forse perchè lo scrittore non fece in tempo a inserire il proprio nome, prima di morire. Oppure perchè non si considerava un artista”.
(Gianluca Veneziani, Libero pag. 29, 19-1-2012)