Francesco Pacifico intervista Douglas Coupland per l’uscita in Italia dell’ultimo romanzo “Le ultime cinque ore” (Isbn), la storia di cinque persone intrappolate nel bar di un hotel di un aeroporto mentre seguono dalla televisione la catastrofe ambientale che segna la fine del mondo come lo conosciamo.
“Credo che la fantascienza sia più o meno tutta così. Sono appena stato a un simposio letterario in Florida (KWLS. org) dove il tema di quest´anno era Il Futuro. Ho passato tre giorni con William Gibson e Michael Cunningham, Margaret Atwood e Jonathan Lethem, e la cosa su cui eravamo tutti d´accordo era che la fantascienza ormai è quasi sempre il presente lievemente modificato. Se la narrativa diventa più strana è perché il presente è sempre più strano”. Aggiunge poi Coupland: “Credo che il grosso dei cambiamenti del pensiero moderno da 1995 a oggi siano avvenuti per la scienza, mai per la teoria. Invece di Marx o Lacan o McLuhan abbiamo Google e Facebook. Per ora ci bastano”.
(Francesco Pacifico, pag. 45, la Repubblica, 20-1-12)