Nel 2009, Adriana Beretta interveniva con un’installazione sul muro perimetrale del cimitero di Bellinzona dove si conservano antiche lapidi: dagli anni venti del secolo scorso infatti, le autorità cittadine decisero di allestire lì delle stele ottocentesche, provenienti da sepolture spurgate, nell’intento di conservare questa particolare forma di patrimonio storico e artistico locale. Nella sua installazione Rosa, Rosae, Rosae , l’artista bellinzonese ha associato a ogni lapide una tavoletta in piombo sbiancato recante la declinazione latina del nome «rosa», incisa a mano. L’intervento era parte del progetto espositivo Ricordati , dedicato alla scultura nello spazio pubblico, progetto di Villa dei Cedri che oggi si amplia con un ulteriore tassello con la pubblicazione del primo libro d’artista presentato dal Museo civico bellinzonese. Un volume, dallo stesso titolo dell’installazione, che oltre alle fotografie di Adriana Beretta comprende testi di Matteo Terzaghi e Roger Friedrich ispirati all’eperienza suscitata dall’intervento artistico.
( ADRIANA BERETTA ROSA, ROSAE, ROSAE Museo Civico Villa dei Cedri, 200 pagine, 60 franchi. 88 fotografie di Adriana Beretta, testi di Matteo Terzaghi e Roger Friedrich. Progetto Grafico di Marco Zürcher. Stampa rilegatura Pedrazzini Tipografia SA, Locarno)
(Corriere del Ticino – Pag. 39 – 20/01/2012)
