Il filosofo Philippe Sollers pubblica “Discours parfait” (Folio) chiudendo così la trilogia incominciata quindici anni fa con “Eloge de l’infini” e proseguita con “La guerre du goût”. In questo ultimo l’autore sembra sia più attirato dal passato e dalle vecchie letture, nonostante l’andamento oscilli tra presente e ricordi come avveniva nel primo volume. In “Discours parfait” si incontrano guide di tutto rispetto (Hugo, Beckett, Céline) e la visione della lettura di Sollers appare ottimista: è attingendo dal passato che si rende migliore l’avvenire.
(Mohammed Aissaoui, Le Figaro, 19-01-2012)