“Falsari di parole, becchini di testimonianze, profanatori di tombe”. La filosofa Donatella Di Cesare sceglie accuratamente i termini per descrivere il negazionismo nel libro “Se Auschwitz è nulla” (ed. Il Melangolo), in cui passa in rassegna un fenomeno di dimensioni internazionali, “radicato e diffuso anche in Italia”.
L’autrice ripercorre il filo rosso che lega tra loro i molti esponenti di questa opinione: da Faurisson ai suoi epigoni, fino al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad.
(Ansa.it, 23-1-2012)