L’accordo di Apple con i grandi editori prevede un prezzo limite di 14,99$ sui testi scolastici e si applica esclusivamente ai tomi delle scuole superiori. Già oggi però, almeno su Amazon USA, gli ebook destinati agli studenti del college costano come o più dell’equivalente cartaceo. Secondo molti, Apple si sta “alleando in partnership” con gli editori; non gli sta muovendo guerra. Ciò implica che difficilmente un libro da 150$ verrà rimpiazzato con un ebook da 15$, anche se nel computo generale ora vanno aggiunte almeno un paio di novità: l’impossibilità di rivendersi l’usato, e l’eventualità che nuovi competitor – o autori di pregio senza una casa editrice alle spalle- entrino in scena con prodotti competitivi e di qualità. E poi, i libri di testo non rappresentano più da tempo l’unica risorsa cui gli studenti hanno accesso. Progetti come Wikipedia, Khan Academy, iTunesU, MIT Open Courseware, costituiscono un irrinunciabile sussidio per milioni di discenti del globo, ed è questa la ragione per cui Cupertino ha incastonato pezzi di Web -HTML5 e JavaScript su tutti- direttamente all’interno di iBooks Author. Il che tuttavia conferma che il cambiamento era in atto ben prima dell’ultimo evento Apple; loro, semmai, sono stati i primi tra i grandi dell’hi tech ad accorgersene e avvantaggiarsene.
(aWilito, MelaBlog, 23-01-2012)