“Non si nasce in un luogo senza esserne segnati nell’animo e nella carne”. Sono le parole che ci ha lasciato lo scrittore siciliano Vincenzo Consolo, i cui funerali sono stati celebrati a Sant’Agata di Militello, come aveva chiesto alla moglie. E proprio durante la cerimonia il richiamo alla metafora più volte adoperata dallo stesso autore, che si definiva un “moderno Ulisse che torna nella sua Itaca da cui non riesce a distaccarsi”.
(Avvenire, pag. 23, 24-1-2012)