Dalle colonne del Riformista Walter Pedullà e Massimo Onofri, intervistati da Andrea Di Consoli, tratteggiano un profilo dello scrittore Vincenzo Consolo, nato in Sicilia nel 1993 e morto pochi giorni fa. I due storici e critici della letteratura “un rivoluzionario, che usò lo sperimentalismo come forma di ribellione”, dotato di una scrittura che è come “panna montata”. Tra le opere di Consolo ricordiamo soprattutto “Il saluto dell’ignoto marinaio” (1976), “Nottetempo, casa per casa” (1992) e “L’olivo e l’olivastro” (1994).
(Andrea Di Consoli, Il Riformista, p.7, 24-01-12)