“Siamo stati feriti”. È con questa nota amara che Sanjay Roy ha concluso, martedì 24 gennaio, il Salone del libro di Jaipur (Rajasthan), il più grande rendez-vous letterario dell’India. Organizzatore dell’evento, che ha raccolto circa cento mila persone in cinque giorni, Roy non è riuscito a trattenere un singhiozzo mentre annunciava che la video conferenza di Salman Rushdie, prevista per la chiusura del festival, era stata annullata per ragioni di sicurezza. Dei gruppi militanti di organizzazioni mussulmane avevano manifestato la ferma intenzione di opporsi alla partecipazione di Rushdie, anche solo sullo schermo. La polizia ha quindi avvertito gli organizzatori del Festival che la video conferenza di Rushdie rischiava di degenerare in uno scontro armato e ha intimato la cancellazione dell’intervento dello scrittore dal programma del Festival.
(Frédéric Bobin, Le Monde, 26-01-2012)