Oggi nella Giorno della Memoria esce “Ravensbruck”, il libro testimonianza di Germaine Tillion (1907-2008), figura esemplare del XX secolo in Francia, attivamente impegnata nella vita politica del Paese: resistente della prima ora, prigioniera e deportata nel campo di concentramento a nord di Berlino alla fine dell’ottobre 1943, militante per la pace e la dignità umana. Un saggio in cui viene descritta nel dettaglio la vita nel campo destinato principalmente alle donne, attraverso le testimonianze delle deportate, a cui le parole “fame” e “sofferenza” hanno radicalmente cambiato l’esistenza. Ma nel 1972 decide di riscrivere le pagine del libro, dandogli un taglio personale e autobiografico perché “tutte le esperienze vissute in prima persona cambiano completamente il punto di vista”. Quella che esce oggi in italiano è la terza versione risalente al 1988 e appare come un libro unico che riesce a superare non solo la separazione tra testimonianza e storia, ma anche quella tra conoscenza e saggezza.
(Tzvetan Todorov, La Repubblica, pag. 51, 27-1-2012)