Leggere “Les Passagers de l’Anna C.” (Gallimard) di Laura Alcoba, è come essere investiti dalla pura essenza del romanzesco: il libro racconta le illusioni cavalleresche di due giovani innamorati argentini, Manuel e Soledad, partiti da La Plata nel 1996 con qualche compagno per raggiungere La Havana, spinti dalla fede rivoluzionaria. Resteranno un anno e mezzo a Cuba, il tempo di partecipare al sogno della rivoluzione nei campi di addestramento nel cuore della giungla, di concepire un figlio senza pensarci, di scoprire della morte de Che e di ripartire per l’Argentina. Sarà un lungo viaggio: prima in aereo, poi per terra e in fine per mare, a bordo del transatlantico Anna C. Tutto questo, alla maniera di Fabrizio Del Dongo, indimenticato protagonista de “La Certosa di Parma” di Setndhal: sembra quasi che l’autrice de “Les passangers de l’Anna C.” abbia trapiantato Fabrizio a L’Havana e l’abbia messo, come a Waterloo, “nel cuore della battaglia, per puro caso”.
(Fabienne Dumontet, Le Monde, 28-01-2012)