Non ha vinto il Booker Prize 2011 (toccato a Julian Barnes), ma lo hanno inserito nella cinquina finale e dunque Stephen Kelman con il suo esordio “Soffiando via le nuvole” (ed. Piemme, traduzione di Laura Prandino e Anna Rusconi, pp. 294, euro 17, 50) può ritenersi soddisfatto.
Il libro s’ispira ad un episodio di cronaca nera (l’omicidio di un ragazzino nigeriano in un quartiere periferico della capitale inglese) per dar conto alla vita quotidiana di un gruppo di adolescenti in una Londra dove le gang spadroneggiano insieme alle leggi del branco. Originale il taglio scelto: il ruolo cruciale è affidato a un piccione (“Pigeon English” il titolo originale) a cui il protagonista, undicenne ghanese da poco trasferito a Londra, confida pene e speranze.
(Roberto Bertinetti, Domenica – Il Sole 24Ore, pag. 29, 29-1-2012)