Dalla circolazione del “Decameron” di Giovanni Boccaccio (1313-1375) – di cui si celebrerà nel 2013 il settimo centenario della nascita – fino a tutto il 500 la novella è una delle più vivaci forme della narrativa breve italiana con una varietà di codici linguistici ed espressivi del nostro volgare: un repertorio di linguaggi (domestici orali e letterari) che raccoglie dal 300 al 500 le molte voci dell’umanità, in tutte le sue espressioni sociali e che riesce perciò a far dialogare figure della società contemporanea collocate ai poli opposti della gerarchia sociale. Raccontare con le parole di oggi una novella del passato significa narrare qualcosa di già sentito e già detto e riscrivere è un modo di reinterpretare quel mondo lontano ma per molti versi ancora vicino. E attraverso questo incrocio di voci può rinascere lo spirito della novella come una possibilità narrativa alla portata di tutti.
(Elisabetta Menetti, Domenica – Il Sole 24Ore, pag. 32, 29-1-2012)