“La letteratura deve mostrare le persone per quello che sono. Gli esseri umani sono specifici nel loro di pensare, di sentire, nelle loro volontà e nelle loro azioni, ed esistono davvero. Le loro immagini letterarie, quindi, dovrebbero sempre essere stabili e chiare come quelle delle persone reali”. Tra i lasciti del Caro Leader Kim Jong-il (morto d’infarto il 17 dicembre) c’è un saggio (pubblicato nel 1986, e ora disponibile in versione ebook anche nella traduzione in inglese) dal titolo “Vita e letteratura”, raccolta di suggerimenti per lo sviluppo della virtù letteraria, in una chiave rivoluzionaria e di regime, un interessante sguardo su come si vive, si pensa e si scrive (o si prova a scrivere) nel paese più impenetrabile al mondo, la Corea del Nord.
(Ferdinando Cotugno, Lettera 43.it, 30-1-2012)
