Rana Dasgupta, autore di “Solo” (Gallimard), potrebbe essere lui stesso il protagonista di un romanzo di successo. Il vincitore de prestigioso Prix del Commonwealth è nato in Inghilterra da padre indiano e madre inglese, parla un francese fluente, ha studiato letteratura ad Oxford, musica al conservatorio di Aix-en-Provence ed economia dei media in Wisconsin. Dasgupta decide, dopo aver viaggiato a lungo tra Francia, Malesia e Stati Uniti, di ritornare in India, per ricongiungersi alla donna che ama e scrivere: “Non volevo morire senza aver scritto un romanzo!”. Dopo “Tokyo, vol annulé” (Buchet-Castel), una raccolta di racconti pubblicata nel 2005, Dagsputa si immerge nei panni di un Bulgaro centenario, Ulrich, il cui nome rimanda agli eroi di Robert Musil. “Solo” intreccia musica e chimica con le preoccupazioni e i sogni del vecchio protagonista, trasportando il lettore nei pensieri di Ulrich.
(Florence Noiville, Le Figaro, 30-01-2012)