Daniele Piccini ripercorre sulle pagine del Corriere della Sera la storia e l’opera di Alda Merini. L’esperienza del manicomio non segna la nascita della poetessa Merini, dice Piccini, ma cambia il tono; la poesia “levigata e arcana” si irrigidisce, si assolutizza, diventa perentoria. Fu “una ragazza prodigio che invecchiò come da icona pop”.
(Daniele Piccini, Corriere della Sera, p. 38, 31.1.2012)