“I Know Who You Are and I Saw What You Did: Social Networks and the Death of Privacy” (253 pp. Free Press. $26) di Lori Andrews, professore di diritto e bioeticista, si avventura ben oltre i social network del sottotitolo per prendere in considerazione le conseguenze dei motori di ricerca, il data mining, la pubblicità mirata e comportamentale” e altre tecnologie. Allo stesso modo, affronta una serie di questioni al di là della privacy, inclusa la discriminazione sul posto di lavoro e la libertà di parola nelle scuole. Alcune delle domande sono impegnative e potenzialmente esplosive. È giusto aspettarsi che i giudici si astenegano dall’essere amici (anche su facebook) degli avvocati con cui lavorano? Dovrebbe essere impedito ai giurati in seduta di utilizzare i social media? Se un padre o una madre scrivono su twitter che non volevano figli, questo può essere utilizzato in un’udienza di custodia?
(Evgeny Morozov, The New York Times, 31 gennaio 2012)