“Ovunque io navighi lascio una scia bianca e torbida, pallide acque, guance ancor più pallide. A sommergere il mio solco l’onde invidiose gonfiano allato: facciano pure: ma prima passo io”
Herman Melville, Moby Dick, trad. O. Fatica
Nelle possibilità che scuotono le onde come l’animo umano, Alessandro Sanna ci conduce, attraverso queste sue straordinarie tavole, nel mito della Balena, ma come qualcosa di inaspettato ed improvviso si spinge oltre. Nella bellezza dismorfica di alcuni tratti, la Balena trova una nuova via, attimi mai raccontati, incontri e battaglie di ereditate memorie degli oceani e dell’abbandono che fanno a meno degli uomini e delle loro cose.
Sbuffa il Leviatano e domina quella biblica, meravigliosa solitudine di cui parlava Jorge L. Borges immaginando le passeggiante nel New England del potente ed inquieto Melville.
Edoardo M. Rizzoli
Alessandro Sanna, Illustratore
Moby Dick
nota di Giorgio Fontana
ed. Rizzoli