In Legami di sangue, uscito per Edizioni Sur, Octavia Butler pone al centro del suo speculative novel fantascientifico le relazioni familiari della giovane protagonista afroamericana teletrasportata dal 1970 alla fine dell’ottocento. In quel periodo nell’America meridionale lo schiavismo era al suo culmine, anche dopo le leggi del 1865 che lo abolivano.
Butler decostruisce il modello americano attraverso l’esperienza di Dana, che scopre le origini della propria famiglia: lei discende dai bianchi schiavisti e dagli schiavi africani. È proprio questo legame familiare contraddittorio a trascinarla indietro nel tempo. Dana non scoprirà soltanto i misteri nel proprio albero genealogico, ma apprenderà la dura lezione per cui la famiglia può essere sia amore che dolore.
Un medesimo cortocircuito temporale, senza l’espediente soprannaturale, è presente nel delicatissimo e struggente Miracoli, romanzo d’esordio di Anna Beecher, edito per i tipi di Altantide Edizioni, realtà indipendente capace di esplorare i confini della letteratura per trapiantare in Italia libri dalla inossidabile bellezza.
Nel dedalo mnemonico di una famiglia spezzata seguiamo i sentieri emotivi di vari protagonisti, che fungono da contorno alla vicenda principale narrata dalla voce della giovane Emily, sorella minore di Joe e nipote dell’introverso Edward.
Joe è un talentuoso violinista, ma l’amore per la musica sarà presto cancellato in toto da una notizia spiazzante. Un tumore.
Romanzo embrionale, fetale, Miracoli si avvale di una scrittura che si rannicchia su se stessa come un neonato pronto a difendersi dal freddo. È un origami di storie che finisce per raccontare, con le sue ombre, l’amore di una famiglia intenta a catturare ogni minimo istante della vita di Joe. Così da immortalarlo in quell’infinito arazzo di nomi, immagini e ricordi che essa rappresenta.
Il corpo diventa improvvisamente un elemento alieno, inclassificabile e irriconoscibile, pronto a tradire e ad abbandonarci. Siamo imprigionati in una galassia di cellule che pian piano si colorano di nulla.
Forse è proprio in questi interstizi dove il nulla si cela che Anna Beercher riesce a evocare altre storie, a presentare una famiglia ancora prima che sia davvero una famiglia.
Indietro nel tempo si profila la storia di Edward, un ragazzo impacciato, il corpo da scoprire, il corpo del suo Jack da accarezzare con i sospiri. Una omosessualità interrotta e strozzata dai suoi genitori con un viaggio in Francia e con Jack ormai scomparso nelle geografie maledette dell’adolescenza. Subentra Eleanor, giovane insegnante sopravvissuta a un matrimonio tossico e violento. Eppure la donna non riesce ad allontanarsi dal fascinoso ricordo di Lui, eterno e perpetuo seduttore. Un giorno la vita di Eleanor si intreccerà con quella di Edward. Loro sono i nonni di Emily e Joe.
È anche una storia queer e sui coming out, Miracoli. Una storia sulla difficoltà di aprirsi con la propria famiglia e di lasciarsi scoprire per quel che si è davvero. Il parallelismo tra Edward e Joe è stupendo, un nonno vittima di un periodo storico asfissiante e un ragazzo che seppur capace di autodeterminare la propria sessualità vede affievolire la speranza di poter invecchiare con qualcuno al suo fianco.
E poi c’è Emily, pronta ad aggrapparsi all’amore per il fratello con tutte le sue forze. Spera in un miracolo, nella luce, nella fortuna. Tiene tutto sulle sue spalle.
Un romanzo doloroso, scritto in stato di grazia e tradotto tramite un incantesimo da Clara Nubile. Questa scritta dalla Beecher è una storia di solitudini affollate. Dove l’amore è incapace di abbandonare la nostra famiglia. Nonostante le storie diverse, distrutte, complicate. L’amore qui appare come un miracolo.
Recensione al libro Miracoli di Anna Beecher, Atlantide Edizioni 2021, trad. Clara Nubile, pagg. 240, € 24,00